STRUTTURA MODULARE
Il modulo, letteralmente porzione o particella, è l’elemento base di un complesso, cioè un sottomultiplo della forma. E' dunque una forma invariabile che può essere utilizzata come base ripetibile infinite volte per costruire strutture componibili. Affiancando moduli uguali ripetute volte, si costruisce un tracciato regolare che prende il nome di griglia strutturale o maglia reticolare o modulare. I moduli sono dunque strutture complesse formate da elementi di forma uguale uniti insieme.
Tipico esempio di struttura modulare formata dalla aggregazione ditante celle di forma esagonale è il favo delle api.
Nelle opere dell’uomo ritroviamo, progettati ed utilizzati, vari esempi di disegni modulari: stoffe per abbigliamento, tappezzerie di carta e plastica, piastrelle di ceramica per bagni e cucine, pavimentazioni in legno, piastrelle, ceramica e marmo, griglie formate da maglie in ferro.
Sono elementi modulari anche i mobili componibili che arredano case ed uffici (librerie, armadi, mensole), i prefabbricati utilizzati nell’edilizia (pannelli, capriate, tegole, muri in mattoni, finestre di quadrati in vetrocemento, porte) e numerose parti meccaniche.
Il montaggio avviene in modo differente a seconda dei moduli adoperati e dell’utilizzo cui il prodotto finale è destinato.
La possibilità di progettare e di fabbricare un grande numero di elementi uguali, in sedi separate dal luogo di montaggio finale, ha influito molto sulla programmazione del lavoro ed ha diminuito i costi nell’industria moderna.
Alcuni esempi
Alcuni lavori degli alunni